Atlantide è stata ritrovata

Atlantide è stata ritrovata e si trova nell’Oceano Atlantico del 9600 A.C., che ora è chiamato Mediterraneo: è il blocco Sardo Corso semisommerso.

Versione 156 Atlantide è il blocco geologico sardo-corso semisommerso.

Recentemente, si sta verificando un nuovo cambio di paradigma nella scienza, come spiegato dal celebre filosofo della scienza Thomas Kuhn nel suo libro “La struttura delle rivoluzioni scientifiche”. Secondo Kuhn, un cambio di paradigma si verifica quando un nuovo modello concettuale sostituisce uno precedente, rivoluzionando il modo in cui gli scienziati concepiscono il mondo.

In questo contesto, si sta cercando di dimostrare scientificamente l’esistenza dell’isola di Atlantide, un luogo che secondo Platone sarebbe scomparso in seguito a un catastrofico evento naturale. Secondo questa nuova teoria, l’isola di Atlantide sarebbe situata nel blocco geologico sardo-corso, e da questo momento verrà chiamato blocco sardo-corso-atlantideo o semplicemente Atlantide.

Ma come valutare la validità di questa teoria scientifica? Secondo i criteri scientifici, bisogna considerare diversi fattori come la coerenza, la falsificabilità, la predittività e la verificabilità. L’autore di questa ricerca afferma di rispettare questi criteri, studiandoli attentamente per comprendere al meglio la validità della teoria. Tuttavia, il lavoro non è ancora sufficiente per poter pubblicare un paper scientifico.

Inoltre, per valutare la credibilità delle fonti utilizzate, bisogna considerare vari fattori come l’autorevolezza dell’autore, la qualità delle informazioni, le fonti citate, il metodo utilizzato e il consenso della comunità scientifica. Se una fonte non rispetta questi criteri, è probabile che sia poco affidabile o falsa.

Per dimostrare l’esistenza di Atlantide, l’autore di questa ricerca ha utilizzato una vasta gamma di fonti scientifiche che includono prove genetiche, tettoniche, archeologiche, idrografiche, geologiche, geografiche, paleontologiche, fonologiche, onomastiche, toponomastiche e linguistiche. Tali fonti verranno esposte in maniera coerente e dettagliata in questo articolo.

Per quanto riguarda la ricerca scientifica su Atlantide, il primo passo è stato identificare e raccogliere tutte le fonti disponibili. In questo paragrafo, l’autore ha elencato in maniera dettagliata tutte le fonti utilizzate, che saranno esaminate e valutate attentamente nella ricerca.

La ricerca sulla possibile esistenza dell’isola di Atlantide continua a suscitare interesse e dibattito nella comunità scientifica. In attesa di una pubblicazione scientifica che ne confermi la validità, l’autore di questa ricerca si impegna a seguire scrupolosamente i criteri scientifici e a esporre in maniera completa ed esauriente le fonti utilizzate per dimostrare l’esistenza di Atlantide.

Atlantide è spesso associata ad una civiltà altamente sviluppata e tecnologicamente avanzata, ma questo è un fraintendimento causato da un errato contestualizzare le descrizioni di Platone. Quando Platone parla di Atlantide come una civiltà altamente sviluppata, si riferisce al periodo antecedente alla sua sommersione parziale nel 9600 Avanti Cristo, ossia circa undicimila e seicento anni fa.

Al contrario di quanto molti credono, la teoria sardo corso atlantidea afferma che gli atlantidei non disponevano di tecnologie futuristiche come raggi laser o teletrasporto. La popolazione atlantidea, che popolava le paleocoste del blocco sardocorso, oggi chiamate dalla scienza con il nome di “piattaforma continentale sardo-corsa sommersa”, era avanzata tecnologicamente rispetto alle altre popolazioni del suo tempo, ma questo non significa che avessero accesso a tecnologie avanzate come quelle del 2023.

In realtà, gli atlantidei erano esperti nella canalizzazione e nella realizzazione di canali di irrigazione, e Platone descrive carri da guerra utilizzati dagli atlantidei ancora prima della sommersione dell’isola. Questa era la tecnologia avanzata dell’epoca, ma non deve essere confusa con quella attuale.

Purtroppo, i mass media e molti occultisti hanno contribuito a diffondere la confusione riguardo ad Atlantide, suggerendo l’esistenza di tecnologie futuristiche, ma questo è un errore logico di ragionamento. È importante contestualizzare le descrizioni di Platone e non confondere la tecnologia avanzata dell’epoca con quella attuale.